(Autografo) Lettera del Maresciallo d’ Italia Guglielmo Pecori-Giraldi 14/3/1938

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(Autografo) Lettera del Maresciallo d’ Italia Guglielmo Pecori-Giraldi. Firenze, 14/3/1938. 1 f. dattiloscritto con data e firma. Ben conservato, Guglielmo Pecori Giraldi (Borgo San Lorenzo, 18 maggio 1856[1] – Firenze, 15 febbraio 1941) è stato un generale e politico italiano. Formatosi all’accademia militare di Torino, ne uscì nel 1877 col grado di sottotenente, servendo quindi in diversi reparti di artiglieria.
Fu in Eritrea già nel 1887, prendendo parte alla Campagna d’Africa Orientale (1896-1897), ottenendo poi il comando delle truppe eritree.
Nel 1900 fu nominato Capo di Stato Maggiore dell’VIII Corpo d’armata. Partecipò poi alla Guerra italo-turca guidando le operazioni per la conquista dell’oasi di Ain Zara. L’occupazione dell’oasi permise di allentare la stretta ottomana sulla città di Tripoli e permise di espandere l’occupazione italiana anche a tutte le oasi della cintura tripolina.
Durante la prima guerra mondiale fu dapprima al comando del VII Corpo d’armata; dopo essere stato insignito nel maggio 1916 dell’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine militare di Savoia, fu a capo della I armata schierata sul fronte degli Altipiani sino al termine del conflitto.
Il 3 novembre 1918 entrò a Trento. Da allora e fino al 20 luglio 1919 fu il governatore militare della Venezia Tridentina. Il 19 maggio 1919 fu insignito dell’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine militare di Savoia.
Il 25 giugno 1926 fu nominato da Mussolini Maresciallo d’Italia. Uff. ultimo pacc.

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